Fotografie commentate delle vetrate della cappella

Realizzate e commentate da Denise Vollereaux, queste fotografie delle vetrate della cappella ci aiutano ad apprezzare la bellezza dell'arte delle vetrate messa a servizio della fede.

VETRATE DELLA CAPPELLA SANTA RITA COMMENTI DI DENISE VOLLEREAUX

"Questi luoghi che ci raccontano Dio.. .Esistono dei luoghi profondamente marcati dalla spiritualità e, che uno sia o non sia credente,essi misteriosamente elevano l'anima. "
Queste parole di Patrick de Carolis su Rocamadour, io li feci miei quando entrai per la prima volta nella cappella Santa Rita: una cappella semplice ed accogliente, impregnata di preghiera, viva! 
Eppoi vi regna una certa luce, discreta e calda, che si irradia attraverso le splendide vetrate. Le vetrate non sono figurative, ma portano in sé un simbolo, un messaggio. Secondo i loro creatori, la famiglia Guével, le fiamme delle vetrate raccontano l'azione dello Spirito Santo nella chiesa primitiva. 
E, vicino al tabernacolo, c’è la manifestazione della Resurrezione dal mondo che fà andare in mille pezzi la morte. Il mastro vetraio raggruppò meravigliosamente una sinfonia di gialli e di bianchi raggianti, una serie di rossi profondi e viventi. 


Vi si sente un invito alla contemplazione… al quale io ho risposto! Non seppi neanche resistere al desiderio di fotografare tutto quello che era alla portata del mio obiettivo, per conservare queste vetrate vicine allo sguardo. 

Durante una prima " lettura ", è sopratutto la bellezza delle vetrate che seduce ed affascina. Ma in un secondo tempo, loro ci guidano progressivamente ad una riflessione, ad una "decodifica ", che diviene un'evidenza : 
Questa sinfonia di colori è ottenuta grazie a somiglianze ed a contrasti : all'armonia ed alla complementarità. I colori sono valorizzati gli uni grazie agli altri. 
« …
Questa riflessione ci interpella personalmente. Il suo messaggio passa: anche nella nostra vita, nelle nostre relazioni ci sono somiglianze e opposizioni, con tutto quello che ne risulta...! E mi vennero in mente due riflessioni. La prima che merita di essere meditata è quella di un padre benedettino: 


"Ognuno vive in mezzo ai suoi fratelli con ciò che lui è e, sarei tentato anche di dire, un pò come lui può. Uno col suo segreto, l’altro con la sua esuberanza ; uno col suo rigore, l’altro con la sua volatilità ; uno con la sua vivacità, l’altro con la sua lentezza; uno con la sua dolcezza, l’altro con la sua rigidità. Tutto questo deve coabitare il più armoniosamente possibile! 
Tutte queste differenze non sono contraddittorie, anche se, sfortunatamente, loro possono diventare, in certi momenti, fonti di conflitto o di tensione. (…) Queste differenze non devono essere vissute o percepite come opposizioni ma piuttosto come delle vere complementarietà. In una comunità o in una famiglia, l'unità non è l'uniformità, ma, è la diversità dei membri che la compongono ad essere fonte di vera ricchezza, e l'esercizio del perdono reciproco, che essa richiede, genera la comunione. " T.R.P. Piron Kergonan, abbazia co Anna di K. 


La seconda riflessione è del padre Augusto Valensin, Gesuita : 
"Affinché ci sia l’amore o l'amicizia, è necessario che ci sia sufficiente somiglianza per far sì che ci sia armonia e sufficiente differenza per far sì che ci sia complementarietà. " 
Ecco dove mi condusse la mia contemplazione, senza che io lo cercassi... Per concludere, voglio ringraziare il mastro vetraio. Bisogna che Dio ci abbia dotato di Vita e di Amore per essere capaci "di dare vita" alla materia (legno, pietra, vetro...) per fargli « dire » una parola di vita! Una parola che ci apre il cammino... Io mi dico che i veri artisti sono dei messaggeri di vita e di luce. Alla loro maniera, e perché no, loro fanno dell'accompagnamento spirituale! ...tocca a noi essere all’ascolto ed avere un cuore aperto alla capacità di meravigliarsi.


Denise Vollereaux 

« ... Al momento dell'eucaristia, con il gesto della pace, manifestiamo il nostro impegno al servizio della comunione. Invitati a comporre un’ unica vetrata, noi armonizziamo i nostri molteplici colori gli uni con gli altri, lasciando passare la luce venuta dal Padre, Dio-Padre, Figlio, Spirito-Santo. » " Suor Véronique Thiébaut, Monaca dell'Assunzione, in Prions en Eglise